Rappresentati probabilmente meno di quanto meriterebbero, i testi classici sono le colonne portanti della drammaturgia. La stagione teatrale 2017/’18 offre cinque interessanti proposte di quattro autori imprescindibili.
In principio era Eschilo
Prima tragedia di Eschilo giunta sino a noi e, di conseguenza, il più antico testo completo della storia del teatro occidentale,
I Persiani torna al Teatro Due di Parma dopo il felice debutto estivo all’Arena Shakespeare nel riuscito allestimento diretto da Andrea Chiodi, con Elisabetta Pozzi nel ruolo della regina Atossa.
Shakespeare fa il bis
Due gli appuntamenti importanti con il Bardo di Stratford. Dopo il successo ottenuto al Teatro Romano di Verona, Riccardo II diretto da Peter Stein intraprende la tournée invernale con un cast che include tra gli altri Maddalena Crippa, Alessandro Averone, Graziano Piazza e Paolo Graziosi.
Il Centro Teatrale Bresciano invece presenta una nuova produzione de I due gentiluomini di Verona, commedia precedente al periodo della maturità e raramente rappresentata. L’allestimento diretto da Giorgio Sangati ha come protagonisti Fausto Cabra e Ivan Alovisio.
Sturm und Drang e malinconia russa
Dramma dalle forti passioni, che ispirò a Giuseppe Verdi l’opera Luisa Miller, Intrigo e Amore di Friedrich Schiller è uno dei testi fondamentali del romanticismo tedesco.
La nuova produzione del Teatro Stabile di Genova ha come protagonisti Tommaso Ragno e Mariangela Torres diretti da Marco Sciaccaluga.
Tutt’altra atmosfera si respira nel Giardino dei ciliegi di Anton Čechov. Il capolavoro della drammaturgia russa sarà in scena al Piccolo di Milano nell’allestimento realizzato da uno dei massimi interpreti del teatro russo, Lev Dodin, con la sua compagnia del Teatr Maly di San Pietroburgo.